1Per il Capo de’ musici. Sulla Ghittea. Salmo de’ figliuoli di Kore. Oh quanto sono amabili le tue dimore, o Eterno degli eserciti! 2L’anima mia langue e vien meno, bramando i cortili dell’Eterno; il mio cuore e la mia carne mandan grida di gioia all’Iddio vivente. 3Anche il passero si trova una casa e la rondine un nido ove posare i suoi piccini… I tuoi altari, o Eterno degli eserciti, Re mio, Dio mio!… 4Beati quelli che abitano nella tua casa, e ti lodano del continuo! Sela. 5Beati quelli che hanno in te la loro forza, che hanno il cuore alle vie del Santuario! 6Quando attraversano la valle di Baca essi la trasformano in luogo di fonti; e la pioggia d’autunno la cuopre di benedizioni. 7Essi vanno di forza in forza, e compariscono alfine davanti a Dio in Sion.¶ 8O Eterno, Iddio degli eserciti, ascolta la mia preghiera; porgi l’orecchio, o Dio di Giacobbe! Sela. 9O Dio, scudo nostro, vedi e riguarda la faccia del tuo unto! 10Poiché un giorno ne’ tuoi cortili val meglio che mille altrove. Io vorrei piuttosto starmene sulla soglia della casa del mio Dio, che abitare nelle tende degli empi. 11Perché l’Eterno Iddio è sole e scudo; l’Eterno darà grazia e gloria. Egli non ricuserà alcun bene a quelli che camminano nella integrità. 12O Eterno degli eserciti, beato l’uomo che confida in te!¶